Siamo pronti per il futuro del lavoro?

Come sarà il futuro del lavoro? Le ipotesi sono diverse, ma c’è la consapevolezza che ci troviamo a un punto di svolta, una fase di transizione di cui non conosciamo durata e ampiezza, al centro della quale c’è il lavoro ibrido.

Su una cosa infatti gli esperti concordano: il lavoro ibrido resterà.

Secondo quanto emerso dalla ricerca 2021 dell’Osservatorio Smart Working della School of Management del Politecnico di Milano “Rivoluzione Smart Working: un futuro da costruire adesso”, lo smart working rimarrà o sarà introdotto nell’89% delle grandi aziende, nel 62% delle PA, e nel 35% delle PMI, e le modalità di lavoro saranno, appunto, ibride, alla ricerca di nuovi equilibri tra presenza e distanza capaci di cogliere i benefici di entrambe le situazioni. Nelle grandi imprese sarà possibile lavorare a distanza mediamente per tre giorni a settimana, due nelle PA.

La scelta di proseguire con le nuove modalità di lavoro è motivata dai benefici riscontrati da lavoratori e aziende. Ad esempio, l’equilibrio fra lavoro e vita privata è migliorato per la maggior parte di grandi imprese (89%), PMI (55%) e PA (82%).

L’adozione del lavoro ibrido è anche uno strumento di modernizzazione che spinge le aziende a un ripensamento di processi e sistemi all’insegna della flessibilità, dell’efficienza e dell’orientamento agli obiettivi.

In questo senso le nuove modalità di lavoro stanno portando anche alla ridefinizione del lavoro di squadra. Un team non è più un gruppo di persone che condivide lo stesso spazio fisico, ma un gruppo diffuso, che collabora pur restando in luoghi distanti fra loro.

Sono le nuove tecnologie e i nuovi strumenti a rendere possibile questo nuovo modo di collaborare, dai tool per la gestione dei progetti alle piattaforme per le videoconferenze, fino alle soluzioni hardware che abilitano tutto questo.

Dell Technologies, in collaborazione con Intel, offre alle aziende molteplici strumenti per abilitare i team diffusi, pensiamo ai monitor che permettono ai membri dello stesso team di vedersi e parlarsi, o di condividere e lavorare insieme su report e documenti, o alle soluzioni PC as a service, che combinando le ultime novità in campo hardware, software, servizi per l’intero ciclo di vita dei prodotti e finanziamento in un’unica soluzione completa, aiutano le aziende a ottenere ciò di cui hanno bisogno per restare competitive e per consentire ai dipendenti di essere più produttivi.

Ma per offrire ai dipendenti una vera esperienza di lavoro moderna bisogna coniugare prestazioni e sostenibilità. A partire dai materiali contenuti nei prodotti e nel packaging, Grazie alla partnership tra Dell Technologies e Intel, i dispositivi vengono progettati pensando all’intero ciclo di vita. Moltissimi sono i prodotti che hanno ottenuto une certificazione EPEAT, uno strumento che valuta l’efficienza del prodotto e la sua sostenibilità.

Dall’utilizzo di materiali residui del settore aerospaziale all’impiego di materiali basati sulle biotecnologie e di plastica riciclata post-consumo, ci impegniamo a usare materiali innovativi e rinnovabili per ridurre l’impatto sul pianeta.

Nel 2021 sono nati i primi PC realizzati con bioplastica ricavata dagli alberi e gomma a base biologica e l’obiettivo è quello di ampliare l’uso di materiali rinnovabili sempre di più.

Per un futuro del lavoro sempre più agile e sostenibile.

About the Author: Deborah Sofia Fabris