Il futuro è più sicuro grazie alla tecnologia Blockchain

Il prossimo decennio sarà, per le imprese, carico di novità per quanto riguarda la Digital Transformation, il Multicloud, la Blockchain, l’Intelligenza Artificiale e l’IoT. Queste tecnologie porteranno ad una trasformazione rapida e radicale delle reti e dei datacenter, al fine di adeguarsi alle nuove normative sulla privacy e sulla sicurezza dei dati.

Questi cambiamenti non sono senza un prezzo: la tecnologia introduce vulnerabilità nelle organizzazioni ed in ogni individuo con una connessione ad Internet e questi sono i punti deboli sfruttati dagli hacker.

Tuttavia, la tecnologia potrebbe finalmente avere una risposta alla continua minaccia dei cyber criminali. Mentre le strategie utilizzate dai criminali informatici continuano ad evolversi, gli esperti di sicurezza si sono rivolti alla blockchain per trovare una soluzione.

Concentriamoci sulla Blockchain, che cos’è in concreto?

La tecnologia Blockchain è stata ideata agli inizi degli anni ‘90, ma concettualizzata nell’attuale struttura solo nel 2008, da un informatico (tutt’ora) sconosciuto sotto lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto.
La blockchain è una sorta di registro digitale in grado di memorizzare transazioni ed eventi, in modo sicuro e verificabile.

Blockchain fa riferimento ad un elenco di record, noti come blocchi, collegati dalla crittografia ed ha tre caratteristiche principali:

  • Decentramento: non è di proprietà di nessuna parte.
  • Trasparenza: i dati non possono essere tracciati, mantenendo la privacy delle parti che effettuano transazioni.
  • Immutabilità: i dati all’interno di una blockchain non possono essere manomessi.

Tale registro digitale è:

  • aperto: ovvero consultabile pubblicamente da chiunque per scaricarne una copia o effettuare un controllo sulle transazioni;
  • distribuito: non esiste un posto centrale, un server centralizzato in cui i dati vengono salvati, ma tutta la catena delle transazioni vive in un network peer-to-peer permanente,
  • impossibile da alterare: una volta scritti i dati in un blocco non possono essere retroattivamente alterati senza che vengano modificati tutti i blocchi successivi.

Come questo sia possibile è un fatto relativamente banale e chiama in causa il concetto di crittografia: essendo per definizione una catena di blocchi logicamente concatenati, basta che le informazioni del precedente “finiscano” in qualche modo nel successivo, per rendere praticamente impossibile modificare retroattivamente i dati. Nella pratica, ogni blocco contiene una o più transazioni, un puntatore hash al blocco precedente (la firma del blocco N diventa parte del blocco N+1) e un timestamp (una vera e propria marca temporale per quel blocco).

Il trucco è semplice: la firma di ciascun blocco – una stringa alfanumerica calcolata da un algoritmo – dipende deterministicamente dal contenuto del blocco stesso più la firma del blocco precedente: alterare la firma di un blocco significa di fatto alterare tutte le successive e dare quindi origine ad una seconda blockchain! La sicurezza è garantita dal fatto che se qualcuno tenta di alterare un blocco e quindi ricalcolare tutte le firme successive, gli altri partecipanti della blockchain se ne accorgono (essendo pubblica) e scartano la modifica come invalida (ovvero confermano che la blockchain “originale” è quella che contiene le transazioni corrette).

L’autenticazione di sicurezza blockchain è già in uso in diversi settori. Per esempio nel settore sanitario per proteggere dai black marketer, il cui scopo è quello di rubare i documenti di identità dei pazienti per frodi assicurative e acquisto di droghe illegali.

I social media ormai sono al centro della vita di molte persone e rappresentano la maggior parte degli utenti di Internet a livello globale. A causa della loro prevalenza, i servizi di messaggistica più comuni e le applicazioni di ultima generazione vengono ora utilizzati come servizi di pagamento.

Tuttavia, queste applicazioni sono vulnerabili all’hacking e all’ingegneria sociale perchè la crittografia utilizzata non protegge in modo efficace i metadati delle comunicazioni, il che significa che chiunque può tenere traccia delle parti in qualsiasi comunicazione. Se un attacco a queste applicazioni dovesse accadere, esporrebbe la privacy di miliardi di persone.

Combinando i benefici dell’Intelligenza Artificiale con la Blockchain otteniamo, tra i molteplici vantaggi, una forma di crittografia più sicura. Questo perché, separatamente, l’intelligenza artificiale dipende dai dati e la utilizza per migliorarsi, mentre la blockchain consente la crittografia totale dei dati memorizzati su un sistema decentralizzato a cui solo un utente autorizzato può accedere.

Integrare sia l’intelligenza artificiale che la blockchain implica avere un sistema protetto e decentralizzato che è molto sicuro, incorruttibile e trasparente. “Dato che l’intelligenza artificiale, che è una macchina autonoma, richiede un elevato livello di sicurezza per ridurre i rari casi di catastrofe, combinarla con una rete blockchain può aiutarla a raggiungere un alto livello di sicurezza.

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About the Author: Maurizio Mercuri

Account Executive, Channel Sales